Itinerario Suggestivo

Data la sua posizione, il b&b Napoli Leggendaria è ideale per il turista che desidera scoprire i principali monumenti del centro storico della città senza utilizzare nessun automezzo o se preferisce con l’ausilio dei mezzi di trasporto per brevissimi tratti.

Mercatini (vi daremo tutte le informazioni e di più), sottosuolo (da mozzafiato), angoli di mare nascosti, angoli di città misteriosi, botteghe tradizionali, ambientazioni di celebri film, filosofie di vita, sublime gastronomia popolare (ci sono posti che un umano non può immaginare) e tanto, tanto altro ancora, lasciatevi trascinare dall’inebriante città reale, Napoli Leggendaria vi aspetta.

Vi segnaliamo un itinerario suggestivo, senza citarvi i posti che potete trovare in una qualsiasi e bellissima cartolina, vi accompagniamo alla conoscenza di posti magici e misteriosi (il nome Napoli Leggendaria non è casuale).


Itinerario Suggestivo

Vi segnaliamo un itinerario suggestivo, senza citarvi i posti che potete trovare in una qualsiasi e bellissima cartolina, vi accompagniamo alla conoscenza di posti magici e misteriosi (il nome Napoli Leggendaria non è casuale).

ll Cimitero delle Fontanelle

In napoletano ‘O Campusanto d’ ‘e Funtanelle, è uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi di Napoli. Il cimitero, così chiamato in quanto vi erano sorgenti d’acqua, è scavato nella roccia tufacea e vi si entra dalla chiesa di Maria Santissima del Carmine, nel rione Sanità.

L’origine di questo luogo sacro risale probabilmente al XVII secolo, quando la popolazione di Napoli fu decimata dalla peste e il cimitero accolse le vittime.A questo cimitero è legato il culto delle “Anime pezzentelle”, le ossa anonime e anime abbandonate, che venivano adottate dai devoti, i quali dedicavano a questi, riti e attenzioni in cambio di soccorso e fortuna.

Basilica di Santa Maria della Sanità
Costruita tra il 1602-1613 dai frati Domenicani su progetto di Fra’ Nuvolo, questa chiesa barocca sorge nel cuore del popolare quartiere Sanità. La costruzione presenta copertura a cupola rivestita da maioliche, pianta a croce greca inscritta in un quadrato ed un singolare impianto volumetrico scandito da 24 pilastri, cappelle e cupolette.

L’interno è ricco di opere pittoriche di Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Agostino Beltrano e decorazioni in marmo e stucchi. Da una scalinata marmorea a doppia rampa si accede all’altare maggiore ove è ubicato un bel coro ligneo intagliato. Dall’area presbiteriale si raggiungono le catacombe di San Gaudioso (antica area cimiteriale di epoca paleocristiana).

Singolare è il chiostro a pianta ellittica caratterizzato da pilastri con arcate superiori e decorazioni raffiguranti episodi della vita dei frati domenicani.L’assetto planimetrico del chiostrino fu tuttavia stravolto dall’apertura del Corso Napoleone nel 1810, che con un ponte scavalcava il vallone della Sanità invadendo con uno dei suoi pilastri lo spazio del sottostante chiostro.

Palazzo dello Spagnolo

Il palazzo venne edificato a partire dal 1738 per volontà del marchese di Poppano, Nicola Moscati, unificando due precedenti edifici ricevuti con la dote della moglie. Il progetto viene tradizionalmente attribuito all’architetto Ferdinando Sanfelice. L’edificio è caratterizzato dall’originale scala interna detta “ad ali di falco”. L’interno e l’esterno vennero riccamente ornati con una decorazione a stucchi di marca chiaramente rococò, realizzata da Aniello Prezioso su disegno di Francesco Attanasio verso il 1742.

Le porte di accesso agli appartamenti sono sormontate da sovraporte in stucco, con al centro medaglioni con busti-ritratto. Alla fine del XVIII secolo il palazzo subì un rifacimento che ne ampliò la struttura con l’aggiunta di un altro piano. Alle soglie del XIX secolo la famiglia fu costretta a vendere gli appartamenti al primo ed al secondo piano. Il nuovo proprietario Tommaso Atienza, detto ‘lo Spagnolo’ da cui l’intitolazione del palazzo, fece realizzare gli affreschi delle sale, oggi quasi del tutto perduti. Numerosi film hanno avuto come sfondo il

Palazzo Sanfelice

Il Palazzo Sanfelice è un palazzo monumentale di Napoli ubicato nel Rione Sanità.Tra il 1724 e il 1728, Ferdinando Sanfelice progetta la propria abitazione e per la sua famiglia in una zona fuori dalle mura, in un luogo più salubre rispetto all’affollatissimo centro. Il Sanfelice progetta il palazzo accanto ad un preesistente edificio acquistato dai Sanfelice, che quindi viene inglobato nel progetto della sua maestosa residenza. Sui portali gemelli in piperno e marmo sono apposte targhe settecentesche tra le sirene e il balcone del primo piano.

Sulle scale all’ingresso si nota la copertura degli scalini con pietra di lavagna inserita dal Sanfelice in onore della moglie originaria proprio dal paese di Lavagna in Liguria. Il primo cortile con la famosa scala aperta fu utilizzato per l’ambientazione del film Questi fantasmi, trasposizione cinematografica della commedia Questi fantasmi! di Eduardo De Filippo.

È stato inoltre teatro di altri film come Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy, Gegè Bellavita di Pasquale Festa Campanile e, nel settembre 2011, sono qui state effettuate alcune riprese della miniserie Pupetta – Il coraggio e la passione con Manuela Arcuri andato in onda in prima TV nel giugno 2013. Nel terzo atto de La gatta Cenerentola (De Simone) di Roberto De Simone la scenografia è ispirata a questo palazzo.

Le Catacombe di San Gennaro

Le Catacombe di San Gennaro sono le più importanti del Sud Italia per ampiezza e valore storico artistico. Si compongono infatti di due livelli non sovrapposti che seguono uno schema di scavo ampio, orizzontale e non profondo per un totale di 5.600 mq calpestabili. La stratificazione artistica è chiara e impressionante in quanto gli ambienti, decorati con affreschi e mosaici, sono datati dal II al VI sec. d.C.

Di particolare bellezza è il “vestibolo inferiore” che si presenta come una vera e propria città sotterranea e la “Basilica maior”, una basilica sotterranea a tre navate scavata nel tufo e dedicata all’antico culto del patrono di Napoli. Quest’ultima conserva numerosi affreschi del V-VI sec. d.C.